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  • Lingua Insegnamento:
    Italiano 
  • Testi di riferimento:
    R. Capello, Economia regionale. Seconda edizione, Il Mulino, Bologna, 2015. 
  • Obiettivi formativi:
    OBIETTIVI FORMATIVI
    Il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti per l’analisi dei fattori da cui dipendono i diversi percorsi di sviluppo territoriale, urbani e regionali latu sensu. I processi di localizzazione e di agglomerazione verranno analizzati sotto le diverse prospettive teoriche presenti in letteratura, e i fattori esogeni ed endogeni rilevanti per la competitività territoriale analizzati, con particolare riferimento all’innovazione e agli effetti di prossimità.


    RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

    CONOSCENZA E COMPRENSIONE
    Al termine del corso gli studenti saranno in possesso degli strumenti conoscitivi per:
    - valutare analiticamente i livelli di sviluppo e di competitività territoriali
    - valutare l’impatto dei fattori esogeni sui percorsi di sviluppo
    - valutare gli effetti delle politiche di sviluppo locale.

    CAPACITA' DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
    Al termine del corso gli studenti saranno in grado di:
    - individuare/sviluppare collegamenti fra visioni microeconomiche del comportamento degli agenti economici, caratteristiche macroeconomiche, caratteristiche competitive e di sviluppo dei territori
    - applicare le conoscenze all’individuazione delle principali criticità relative allo sviluppo locale e associare le possibili misure di policy.

    AUTONOMIA DI GIUDIZIO
    Al termine del corso gli studenti:
    - valutare i dati e gli strumenti metodologici rilevanti, nonché i modelli interpretativi ottimali, in riferimento ai processi di sviluppo urbani e regionali;
    - formulare giudizi autonomi, raccogliere ed interpretare dati e informazioni utili per condurre analisi e valutare le policy.
    ABILITA' COMUNICATIVE
    Al termine del corso gli studenti avranno acquisito le seguenti abilità comunicative
    - saper utilizzare il linguaggio economico in modo adeguato
    - esporre e discutere con rigore le relazioni matematiche sottostanti ai modelli studiati.
    CAPACITA’ DI APPRENDIMENTO
    Al termine del corso gli studenti avranno acquisito una capacità di apprendimento tale da consentire loro autonomia nell'approfondimento e nello sviluppo delle proprie conoscenze e competenze in relazione all’accesso al mondo del lavoro o a successivi livelli di formazione. 
  • Prerequisiti:
    Conoscenza dei concetti fondamentali di micro-economia e macro-economia
     
  • Metodi didattici:
    L’insegnamento è strutturato in 48 ore di didattica frontale, suddivise in lezioni da due ore. La didattica frontale si costituisce di lezioni teoriche tenute dal docente, sulla base dei testi di riferimento. Durante l’insegnamento possono essere proposte agli studenti alcune testimonianze da parte di esperti in tematiche selezionate relative all'economia e alle politiche regionali. La frequenza è facoltativa, consigliata, e la prova finale sarà uguale per frequentanti e non frequentanti. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    Tipo di esame:
    Scritto

    Modalità di verifica dell'apprendimento:
    La verifica dell’apprendimento sarà svolta attraverso una prova scritta, previa regolare prenotazione sulla piattaforma digitale dell’Ateneo, composta da 3 domande volte a verificare la conoscenza del materiale di riferimento, oltre che la capacità di comprensione, l’autonomia di giudizio e le abilità comunicative. A questo fine sarà prestata particolare attenzione all’appropriatezza del linguaggio utilizzato, alla capacità di stabilire collegamenti fra argomenti diversi e alla capacità di interagire criticamente sui temi proposti dal docente. La prova scritta sarà valutata con un punteggio espresso in trentesimi.
    Ciascuna domanda è valutata con un punteggio fino a 10. Un punteggio da 0 a 5 connota una risposta insufficiente, priva degli elementi minimi in ordine alla conoscenza della disciplina, alla capacità di disegnare e interpretare grafici e di esporre in concetti con linguaggio tecnico, alla capacità di mettere criticamente in relazione i modelli e gli strumenti di analisi. Per le risposte non insufficienti, la valutazione sarà articolata in ragione del conseguimento di tutti gli obiettivi formativi previsti e di tutti i risultati di apprendimento attesi, secondo la seguente scala: punteggio pari a 6: livello sufficiente; 7: più che sufficiente; 8: buono; 9: molto buono; 10: ottimo. La lode è attribuita quando tutte e tre le domande ricevono una valutazione ottima e le risposte nel loro complesso indichino un eccellente livello di autonomia di giudizio, di abilità comunicative e di capacità di apprendimento. 
  • Sostenibilità:
    Non pertinente 
  • Altre Informazioni:
    E-mail: d.quaglione@unich.it
    Giorni ed orari di ricevimento studenti: fare riferimento a quanto indicato nella pagina personale del docente sul sito Web di Ateneo.

    Qualora il quadro normativo-sanitario e le disposizioni d'Ateneo lo prevedessero, le attività didattiche e i connessi ricevimenti/gli esami di profitto potranno svolgersi in modalità telematica (totale o parziale). Per ogni ulteriore informazione e aggiornamento si rinvia alla consultazione del portale d'Ateneo. 

Il corso si propone di fornire un’ampia preparazione critica, tanto sul piano teorico quanto con riferimento a casi concreti, sui diversi percorsi di sviluppo territoriale: per quel che concerne sia la dimensione urbana (prima parte del corso) sia quella regionale latu sensu (seconda parte del corso). Nella prima parte dell’insegnamento verranno trattati quei principi fondamentali di economia urbana che ci consentono di comprendere nascita e divenire delle moderne metropoli: perché esiste la città (principio di agglomerazione)? Dove si localizzano le attività nella città (principio di accessibilità)? Che rapporti si instaurano fra le diverse attività (principio d’interazione spaziale)? Quali relazioni si creano fra le città e lo spazio circostante (principio di gerarchia)? La seconda parte del corso estende l’analisi dalla città allo spazio regionale, o macro-territoriale, e quindi ai divari di sviluppo interni agli stati. Ci si focalizzerà, in particolare, sulle diverse teorie della crescita regionale: gli approcci per fasi di sviluppo o che seguono l’asse centro-periferia; le tesi che considerano prevalenti il ruolo della domanda e del mercato e, di contro, quelle che privilegiano l’offerta e quindi la dotazione di fattori; i modelli a rendimenti crescenti, formulati dalla nuova geografia economica o, alternativamente, in ambito neoclassico. Particolare attenzione verrà data al paradigma interpretativo dell'ecosistema, specialmente nell'ambito dei modelli di crescita endogena e nelle parti in cui si approfondisce il ruolo dell'innovazione.

1. Il principio di agglomerazione
2. Il principio di accessibilità
3. Il principio di interazione spaziale
4. Il principio di gerarchia
5. Il principio di competitività
6. La rendita fondiaria urbana
7. La dinamica urbana: modelli macroeconomici
8. La dinamica urbana: modelli ecologico-biologici
9. Dinamica e auto-organizzazione
10. Sviluppo endogeno
11. Innovazione e prossimità
12. Teoria della crescita regionale: spazio uniforme
13. Teoria della crescita regionale: spazio diversificato

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